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La musica ha sempre esercitato su di me un fascino particolare. Sin da bambino passavo molto tempo ad ascoltare la radio, i dischi e tutto ciò che suonava.
Ho avuto in regalo la mia prima chitarra a 14 anni, negli stessi anni del boom dei Beatles, e di conseguenza, come quasi tutti a quell’età, ho iniziato a formare una serie infinita di gruppi e gruppetti, un po’ per spirito di emulazione ma soprattutto per il piacere di imparare a suonare.
Eravamo tutti autodidatti, e se un amico conosceva quattro accordi in più, ecco che automaticamente diventava “il maestro”.

I Beatles hanno avuto su di me una grande influenza, dopo un primo breve momento di sconcerto per quel nuovo genere che rompeva completamente i canoni della canzone tradizionale a cui ero più o meno abituato, e a tutt’oggi restano per me uno dei punti di riferimento per chi ama la musica.

Ben presto sono passato al basso elettrico, un po’ per il fascino misterioso che questo strumento esercitava, simile nell’aspetto a una chitarra, ma profondamente diverso, ma soprattutto per l’abbondanza di chitarristi.

Nel 1982 ho iniziato a suonare in maniera più o meno costante in un gruppo, alternando momenti di pausa a momenti più intensi, fino al fatidico anno 2000, a partire dal quale ci siamo consolidati incontrandoci ogni settimana per suonare e organizzare live per amici e parenti. Da allora molti elementi sono cambiati, ma la voglia di suonare e divertirsi è rimasta immutata.

Il mio Setup:
Fender Precision American PRO
Cort Artisan A4 OPN
Mark Bass Mini CMD 121P
Getaria GWS-8 Wireless system